Archivio del 21 Aprile 2007

Uno sfacciato criminale

Sabato 21 Aprile 2007

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 la donzelletta vien dalla campagna

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DI LARRY CHIN     

Online Journal
 

Grottesco tanto quanto il massacro del Virginia Tech è stato lo spettacolo di George W. Bush in posa per un servizio fotografico all’udienza per le vittime della tragedia.

Non si sarebbe dovuto permettere a Bush di parlare — al maggiore criminale di guerra e omicida di massa al mondo, un uomo responsabile per il massacro di decine di migliaia di persone; un uomo la cui famiglia è stata per generazioni responsabile di morte in tutto il mondo.

Non solo quest’uomo non è il legittimo presidente degli Stati Uniti, egli è uno sfacciato criminale, un entusiasta sostenitore della violenza di massa e del massacro. Egli è un omicida, un assassino.

Non passa giorno che Bush, Dick Cheney, Condoleezza Rice e altri membri dell’amministrazione più apertamente criminale della storia moderna, non diano ordini di massacrare, bombardare, sparare, torturare e distruggere.

Decine di migliaia di innocenti sono stati uccisi in Iraq, e continuano a essere uccisi nel momento in cui leggete questo articolo. Tremila persone sono state uccisi a sangue freddo, in territorio Usa, l’11 settembre. Tutto questo sangue è sulle mani di Bush e Cheney.

Poi vi sono i molti, terribili e crescenti mali sociali che hanno aiutato a fomentare una cultura di odio: i media aziendali che glorificano la violenza, l’omicidio e la guerra, The Sopranos, Quentin Tarantino, e spettacoli televisivi come 24; interessi aziendali che traggono profitto da tutto, dalle armi (la cosiddetta industria della “difesa”) ai videogiochi infarciti di omicidi che sono la droga quotidiana dei bambini.

Anche questo è parte della distopia americana di Bush-Cheney, resa possibile dal bell’esempio costituito da ciò che è, in base a ogni definizione, una mafia.

Ci sono poche differenze tra il malato di mente Cho Seung-Hui e il malato di mente George W. Bush, ma queste differenze sono importanti.

L’orgia di delitti a sangue freddo che è stata compiuta da Bush (e dai suoi pari) non viene riconosciuta, anche se la distruzione continua e il suo conteggio delle vittime aumenta di ora in ora.

La stessa esistenza di Bush, i suoi massacri, non attanagliano di paura l’acquiescente e ignorante popolo americano. E, tranne che per quelle famiglie che sono state vittime dirette della criminalità di Bush-Cheney, come la famiglia di Pat Tillman[giocatore di football americano arruolatosi nell’esercito USA e morto, in circostanze poco chiare, in Afganisthan n.d.t.], l’America non sta chiedendo giustizia, non sta correndo in massa dagli psicologi, non sta “chiedendo perché”, non sta chiedendo di fermare tutto ciò.

Bush, con un sorriso di disprezzo, sta vagando liberamente in quel campus che è il mondo, ed è carico di armi.

Larry Chin

 
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