Archivio di Gennaio 2008

I CANNOLI DI CUFFARO

Sabato 26 Gennaio 2008
Inquisiti per mille latrocini e soprusi, i nuovi padroni sanno che nello sfascio delle istituzioni possono sempre affidarsi ai grandi avvocati per evitare i castighi e conservare l’appoggio dei clienti che partecipano al loro banchetto.

 

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SENZA PAROLE

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Cuffaro non c’e più ……ma i cannoli restano!!!

WIM WENDERS-Appunti di un viaggio

Domenica 20 Gennaio 2008

 


WIM WENDERS, Appunti di un viaggio

Palermo 21/31 gennaio 2008

QUARANTA FILM, UNDICI GIORNI DI APPUNTAMENTI, IL GRANDE CINEMA PROTAGONISTA A PALERMO.

                                             
“Io ascolto sempre le storie che i posti vogliono raccontare e Palermo mi ha scelto per svelare la sua” 
(Wim Wenders – Il Sole 24 Ore – 25 novembre 2007)

 

 

Con questa dichiarazione Wim Wenders ha spiegato la scelta di Palermo come set del suo nuovo film, The Palermo Shooting (attualmente in fase di montaggio), realizzato con fondi del Por Regione Sicilia dalla Provincia regionale di Palermo e dall’Aapit, con altri produttori istituzionali e privati (tra cui la Wenders Images).
E Palermo ricambia la poesia, la genialità, la magia del suo cinema con la vocazione intima della città a svelarsi e a raccontarsi alla macchina da presa.
Così, proseguendo questo dialogo, la città dedica al regista tedesco un’ampia retrospettiva cinematografica, che presenta alcune tra le sue opere più significative. Non una retrospettiva integrale, come già proposto un paio di mesi fa dal Torino Film Festival, ma un’operazione che va oltre, per indagare, con la complicità del regista, i suoi gusti e le sue passioni cinematografiche, chiedendo al maestro di svelarci preferenze, convergenze, affinità elettive, rintracciabili nel suo percorso e nella sua formazione di cineasta.
L’iniziativa, in programma dal 21 al 31 gennaio, è promossa dalla Provincia Regionale di Palermo e dall’Aapit (Azienda autonoma provinciale per l’incremento turistico). L’organizzazione è curata dal Goethe-Institut Palermo, diretto da Heidi Sciacchitano.  La direzione artistica  è di Mario Bellone, direttore del Cinestudio di Palermo, e di Alessandro Rais (per la sezione Carte Blanche) direttore della Sicilia Film Commission.
La rassegna e il programma completo sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Comitini: sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Provincia, Francesco Musotto; l’assessore al Turismo e Spettacolo e presidente dell’Aapit, Salvatore Sammartano; gli organizzatori e gli esperti che danno il loro contributo alla manifestazione. Wenders, presente all’incontro con i giornalisti, ha raccontato la sua esperienza a Palermo, il contatto con la città, il lavoro con la troupe, annunciando l’anteprima del film per fine maggio, inizio giugno.
Nel programma, a partire dai “corti” del 1968, passando per Alice nelle città del 1973, Falso Movimento del 1974 e tanti altri, si giunge alle opere più recenti come La terra dell’abbondanza del 2004, o Non bussare alla mia porta del 2005 o all’ultimo “corto” Invisibles, presentato al Festival di Berlino nel 2007.
Palermo – dice Musotto - rende omaggio ad un maestro del cinema che ha visto nella nostra città un luogo di ispirazione ancora da scoprire, lontano dai cliché dei media e dai pregiudizi.  La retrospettiva che la Provincia dedica a Wenders è dunque il segno di una gratitudine profonda nei suoi confronti: siamo certi che nel suo film ci sarà tutta la forza e la bellezza della nostra identità, raccontate con lo stile inconfondibile di un poeta del nostro tempo. Per conoscerci meglio e far conoscere in tutto il mondo la ricchezza di un luogo unico, che è anche un luogo dello spirito”.
La rassegna comprende, oltre la sezione antologica dei film di Wenders, una sezione speciale con otto opere, battezzata Carte blanche: Wenders ha avuto, appunto, “carta bianca” nel compilare una lista di film che si intrecciano ai suoi, diretti da altri maestri del cinema ai quali si sente legato dalla condivisione di poetiche e linguaggi, e che delineano la fisionomia del suo modo appassionato di fare cinema: fra gli altri, L´avventura, di Michelangelo Antonioni, Germania Anno Zero di Roberto Rossellini, Cinque pezzi facili di Bob Rafelson.
Dopo undici anni dall’ultima rassegna – commenta Sammartano – Palermo rivive il grande cinema di Wenders, in attesa del suo nuovo film. E’ il segno di un legame intenso, vero, che l’autore ha intrecciato con il territorio. Per questo la manifestazione deve essere uno spazio di cultura e di emozioni aperto a tutti. Con un’attenzione particolare ai giovani, anche a coloro che devono ancora scoprire la grandezza di questo indiscusso maestro del Novecento”.
Complessivamente saranno dunque proiettati circa quaranta tra film, documentari e cortometraggi, presentati in sei diversi cinema della città: 21 gennaio:GOLDEN; 22/23 gennaio: JOLLY; 24/25 gennaio:LUBITSCH; 26/27 gennaio:ROYAL; 28/29 gennaio: AURORA; 30/31 gennaio: Goethe Institut.
Il risultato è un programma di undici giorni, un viaggio lungo il percorso creativo di Wenders per intessere la trama di una relazione ancora più forte con la città.
Le proiezioni saranno accompagnate da  incontri con critici, studiosi, docenti universitari, storici del cinema, musicisti, esponenti delle principali istituzioni culturali della città, che daranno il loro contributo e raccoglieranno i suggerimenti del pubblico.
Tra questi: Massimo Arciresi, Michele Cometa, Umberto De Paola, Ignazio Garsia, Gianni Gebbia, Lelio Giannetto, Gregorio Napoli, Dario Oliveri, Santo Piazzese, Gigi Razete, Bruno Roberti, Rino Schembri, Enza Lauricella, Renato Tomasino.
Si parte lunedì 21 gennaio alle ore 11.00 nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia a Palermo: in programma la Lectio magistralis di Wenders aperta alla città, organizzata in collaborazione con la Sicilia Film Commission e il DAMS, Nuovo Ordinamento. La lezione sarà coordinata da Alessandro Rais; interverranno Umberto De Paola, Gregorio Napoli, Bruno Roberti, Rino Schembri, Renato Tomasino.
E’ importante - afferma Mario Bellone, direttore artistico della retrospettiva - che gli artisti e gli autori incontrino i giovani, fornendo così importanti occasioni di confronto, di scambio e di formazione. Wenders racchiude in sé tutte le qualità di un vero maestro e per questo gli abbiamo proposto di dedicare ai giovani e alla città una lezione di cinema”.
Una rassegna fatta di scelte ragionate” - afferma Heidi Sciacchitano, direttrice del Goethe Institut Palermo, che già nel 1996, insieme al Cinestudio di Palermo, dedicò al regista una retrospettiva – “diffusa su tutto il territorio urbano, che coinvolge tanti schermi in un ideale viaggio di undici giorni che ci riporta oltretutto ad una delle tematiche preferite dal regista”.
Sempre lunedì 21, a partire dalle 18.30 al Cinema Golden la rassegna si apre con un omaggio a Michelangelo Antonioni con il  film Al di là delle nuvole, diretto nel ‘95 dal maestro italiano affiancato sul set proprio da regista tedesco.
Alle 21.00, alla presenza di Wenders e delle autorità, dopo i saluti inaugurali , seguirà il più recente Non bussare alla mia porta, del 2005, con Sam Shepard, Jessica Lange e Tim Roth.
Sarà una serata nel segno del grande cinema ma senza preclusioni di pubblico. L’obiettivo, infatti, è di coinvolgere tutta la città in un omaggio al cineasta, che ha scelto Palermo per il suo nuovo film.
Nei giorni successivi, il programma (vedi allegato) procederà al ritmo di tre proiezioni al giorno: una pomeridiana e due serali (i particolari nei comunicati giornalieri).
La retrospettiva – sottolinea Alessandro Rais - sarà l’occasione per ripercorrere l’itinerario cinematografico ormai quarantennale di un autore che ha segnato la nostra formazione cinematografica e che molti giovani oggi purtroppo conoscono solo superficialmente”.

WIM WENDERS, Appunti di un viaggio si concluderà il 30 e il 31 gennaio nella sede rinnovata del Goethe-Institut Palermo, ai Cantieri Culturali della Zisa. In programma, in anteprima per la Sicilia, anche la proiezione del documentario di Marcel Wehn, Storia di uno che partì - I primi anni di Wim Wenders, dedicato al periodo precedente la partenza dell’autore per gli Stati Uniti.
La rassegna è corredata dal catalogo WIM WENDERS, Appunti di un viaggio, a cura di Massimo Arciresi e Mario Bellone.

 


Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito

Ufficio Stampa
Provincia Regionale di Palermo  091 6628933 – 6628936 – provinciapa@libero.it

Giovannella Brancato 340 8334979 – giobrancato@tiscali.it

 

La Frocessione-Habemus Papessam Trans

Lunedì 14 Gennaio 2008

La Sapienza, i prof censurano il Papa senza averlo letto Roma - I collettivi studenteschi hanno deciso di accoglierlo con una «frocessione» (processione inneggiante all’omosessualità) e da oggi fino a giovedì vogliono «preparare» l’ateneo con manifestazioni anticlericali per far avvertire quanto sia «sgradito» l’arrivo dell’illustre ospite. Ma l’aspetto più inquietante delle proteste per la visita di Benedetto XVI all’Università di Roma La Sapienza non sta nelle annunciate e come sempre rischiose contestazioni studentesche, quanto nei loro ideologici ispiratori, vale a dire un consistente numero di docenti. Questi ultimi, a più riprese, nei giorni scorsi hanno affidato alle colonne del quotidiano la Repubblica il loro altolà a Papa Ratzinger, «colpevole», da cardinale, il 15 marzo 1990, di aver rilanciato durante una conferenza le parole del filosofo Feyerabend, sostenendo che «il processo a Galileo fu ragionevole e giusto». Parole, scrivono 63 docenti di Fisica dell’ateneo romano auspicando la cancellazione dell’incontro, che «ci offendono e ci umiliano». Si potrebbe supporre (purtroppo sbagliando) che i 67 firmatari siano in grado di leggere un discorso, di ricercare il testo originale, di controllare l’esattezza e il senso delle citazioni. Invece i fisici antiratzingeriani, ancora offesi e umiliati a diciassette anni di distanza, sembrano essersi fidati dell’enciclopedia on line Wikipedia e hanno acriticamente preso la citazione credendo che proprio quello fosse il pensiero espresso dall’«oscurantista» futuro Papa. Il quale, invece, aveva espresso un’altra posizione, prendendo proprio le distanze da quei ripensamenti e non facendoli assolutamente propri. Un nuovo caso Ratisbona, insomma, anche se questa volta a scoppio lievemente ritardato. I lettori del Giornale possono giudicare da soli, leggendo lo stralcio del testo della conferenza tenuta dall’allora cardinale Ratzinger a Parma. E soffermarsi soprattutto sulle parole con le quali il porporato – che è stato professore universitario e non è certo nuovo a dialoghi e confronti con filosofi e scienziati – concludeva la rassegna di citazioni: «Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande». Le parole delle persone citate in quel brano non sono dunque fatte proprie da Ratzinger, che ritiene «assurdo» appropriarsene per sostenere che la Chiesa con Galileo avrebbe avuto ragione e ribadisce che la fede non cresce «dal rifiuto della razionalità». Proprio il rapporto fede-ragione e la ragionevolezza della fede cristiana sarebbe poi diventato uno dei pilastri del suo pontificato. Il testo ratzingeriano del 1990 non è rimasto inedito o sunteggiato a memoria dai giornalisti, ma è stato dato alle stampe, e in italiano, due anni dopo, in un libro di scritti dedicati all’Europa. Senza contare che la Chiesa ha riabilitato Galileo. La lettera dei 67 fisici è dunque destinata a rimanere quale esempio poco edificante di metodo scientifico. La protesta, però, un risultato l’ha ottenuto: il Papa giovedì non farà la Lectio magistralis (che sarà tenuta dal professor Mario Caravale), ma soltanto un «intervento».

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Roma, 14 gen. (Apcom) - "Saremo in migliaia, da tutta Italia". Mentre monta la polemica sulla visita di giovedì di Papa Benedetto XVI all’università La Sapienza di Roma per l’apertura dell’anno accademico, studenti di collettivi e associazioni di sinistra (UdU, Coordinamento collettivi, Rete per l’autoprotezione, associazione Facciamo breccia) hanno già pronto un ‘caldo’ benvenuto: volantini, ‘comunicazione creativa’, sit-in, un ‘assedio sonoro’ e soprattutto la ‘frocessione’, una manifestazione per le strade che circondano l’ateneo per protestare contro un papa "portatore di dogmi contro la libertà del pensiero scientifico e contro la libera circolazione dei saperi". A La Sapienza è partita oggi la Settimana anticlericale, una serie di eventi organizzati dai collettivi delle facoltà scientifiche (fisica, matematica, geologia) contro Ratzinger ma anche contro il ministro dell’Università Fabio Mussi e il sindaco Walter Veltroni, anch’essi invitati alla cerimonia accademica. Domani e mercoledì, dunque, pranzi sociali ‘anticlericali’, proiezioni sulla vita di Galileo, assemblee miste sudenti-professori, dibattiti su evoluzionismo e creazionismo, fino a giovedì, quando la protesta culminerà in ‘Ratzinger, Mussi e Veltroni ospiti indesiderati’. Dalle 12.00 a Piazzale Aldo Moro un ‘assedio sonoro’, proprio mentre è previsto l’intervento del Papa, dalle 14.00 la ‘Frocessione per i diritti negati’, una manifestazione nel quartiere studentesco di San Lorenzo, quindi la lectio magistralis di Paola Cortellesi, Andrea Rivera, Banda Osiris, infine musica con dj-set. organizzati dai collettivi delle facoltà scientifiche (fisica, matematica, geologia) contro Ratzinger ma anche contro il ministro dell’Università Fabio Mussi e il sindaco Walter Veltroni, anch’essi invitati alla cerimonia accademica. Domani e mercoledì, dunque, pranzi sociali ‘anticlericali’, proiezioni sulla vita di Galileo, assemblee miste sudenti-professori, dibattiti su evoluzionismo e creazionismo, fino a giovedì, quando la protesta culminerà in ‘Ratzinger, Mussi e Veltroni ospiti indesiderati’. Dalle 12.00 a Piazzale Aldo Moro un ‘assedio sonoro’, proprio mentre è previsto l’intervento del Papa, dalle 14.00 la ‘Frocessione per i diritti negati’, una manifestazione nel quartiere studentesco di San Lorenzo, quindi la lectio magistralis di Paola Cortellesi, Andrea Rivera, Banda Osiris, infine musica con dj-set.

CANTI DI PIETRA

Martedì 1 Gennaio 2008

TEATRO LIBERO INCONTROAZIONE

stabile d’innovazione della Sicilia
dal 9 al 12 gennaio 2008 ore 21.15

CANTI DI PIETRA

thàlassa di suoni, di danza, parole, d’immagini.
con
  Enza Lauricella

“CANTI DI PIETRA” è un concerto di Enza Lauricella che interpreta canti della tradizione arcaica siciliana, rielaborati con sonorità aperte alle contaminazioni provenienti dai vari popoli del mediterraneo, originati da una cultura che nei secoli si è stratificata nell’isola e li ha sedimentati rendendoli unici.

Il canto popolare è sicuramente il “distillato” delle stratificazioni culturali di un popolo e si rivela nei secoli un grumo ( pietra ) di verità incontestabile.
Ed è attraverso i CANTI divenuti  PIETRA  che Enza Lauricella sembra volerci strappare il “ plasticume” che inesorabilmente ci avvolge e ci  azzoppa ad ogni bivio, ad ogni passo verso l’altro  e gli altri come entità sociale.
E‘ questo il tema dello spettacolo: l’impossibilità fisica – metafisica – sociale- storica che strema il cuore dell’uomo nell’andare verso l’altro uomo e la volontà antistorica di continuare ad esigere  questo “sogno”, unico traguardo estremo.

In “CANTI DI PIETRA” ribollono   frammenti di immagini legate all’origine dell’universo e dell’uomo, alle ragioni stesse del vivere, del morire e del rinascere, all’universalità del linguaggio musicale, come ponte fra le nazioni, come abbraccio fra i popoli, come viaggio per rivivere atmosfere e luoghi dimenticati.Ed  è straordinario come questo patrimonio dei “padri ” fatto di melodie e parole , possa aiutarci a piangere ed elaborare il lutto dei nostri morti ammazzati dalla categoria tempo o dal “cancro trinacrio” per riappropiarci della generosa, primitiva istintualità e naturalità umana che nessuna insensatezza, nemmeno la guerra, ha mai definitivamente cancellato.

 Note di regia
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il sole nella discarica di Momò Calascibetta 2005

Il video di Momò Calascibetta dal titolo "Il sole nella spazzatura"girato nella discarica di Bellolampo ( Palermo ), è la traccia scenografica su cui si incastrerà lo spettacolo "Canti di Pietra"di Enza Lauricella.Nel video sul tema dei “rifiuti come lato oscuro dell’abbondanza” Momò utilizza le immagini pittoriche dei suoi“ bambini sulle strade del mondo” che , avendo perduto il riferimento familiare come modello da imitare, riflettono senza mediazione le perversioni dell’attuale sistema della società moderna e il semplice, definitivo ed incosciente atto d’accusa contro  “l’homo economicus”, rivelatosi produttore di follia, esclusione, miseria, fame e ingiustizia.
Con la guerra in Irak Momò comincia a vedere bambini che fuggono dalle case, che cercano tra rifiuti del mondo, che vagano tra i vicoli delle città-metropoli pronti a qualsiasi espediente a qualsiasi avventura. Mentre prima i personaggi erano quelli delle stanze del potere,”le stanze dei bottoni”, adesso Calascibetta sembra volere affidare “questi bottoni” alle mani indurite e sapienti dei bambini. L’artista, per la prima volta, ferma la sua attenzione alle case dilaniate dalle bombe “intelligenti”, ai bambini assenti, sperduti e soli.
E’ così che nasce nel 2005  la nuova tematica “I bambini sulle strade del mondo”.
Tutto lo spettacolo è concepito come una partitura musicale dove canto,immagini, danza e parole trovano opportuno luogo ed espressione.
I testi letterari utilizzati sono di P.P.Pasolini e di Vincenzo Consolo, gli arrangiamenti musicali di Nino Agrusa.

L’interprete

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Wim Wenders ed Enza Lauricella- spazio Momò - alla Vucciria durante le riprese del film
“The Palermo shooting”
2007

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Enza Lauricella - Rosa Balistrieri - Ciccio Busacca

Enza Lauricella, magistrale interprete del più schietto respiro siciliano, fa parte con Rosa Balistrieri e Ciccio Busacca , del gruppo storico del canto popolare dell’ isola.
Aldilà della sua voce definita tragica e struggente e della qualità dei canti, è lei il vero personaggio che fa spettacolo nel senso più alto del termine, con il suo magnetismo, con la sua gestualità intensa e drammatica, con la sua voce che nel rompersi e ricomporsi riesce sempre a scorticare il cuore di chi ascolta fino a produrre anche nello spettatore più smaliziato un tipo di partecipazione viscerale. Enza Lauricella potrebbe indifferentemente essere una donna, anzi "fimmina"spagnola o greca o tunisina, o ancora come in effetti  è, di Canicattì.
La sua è una straordinaria figura di autentica figlia del Mediterraneo…….( Gigi Razete)
 

Nino Agrusa (chitarra, contrabbasso)
Salvatore Orlando (percussioni e tamorra),
Michele Piccione (percussione,ance e zampogna)
Michele Orlando (mandolino, organetto e flauto arabo)
Momò Calascibetta (video e immagini)
Enzo Caruso (danza e coreografia)
Clelia Cucco (voce recitante )
Lia Chiappara (costumi)
Fiorenza Dado (luci e suoni)
regia
Enza Lauricella

 

TEATRO LIBERO - PALERMO
Compagnia Enza Lauricella, Palermo

  Salita Partanna,4 (Piazza Marina) ● 90133 Palermo
Tel +39 091 617 4040 Fax +39 091 617 3712
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